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VENDEMMIA 2014, ANNATA INSOLITA CHE RICHIEDE PROFESSIONALITA'

Le consuetudini e le usuali modalità di far cantina quest'anno devono essere ribaltate.
Perchè l'annata 2014 è stata decisamente insolita e le uve che ne sono risultate richiedono un'approccio innovativo. Saranno i vini che ne deriveranno a raccontare la professionalità di viticoltori ed enologi.
Se pure la stagione era iniziata sotto gli auspici migliori, già dalla tarda primavera l'andamento climatico, con piogge frequenti e giornate poco soleggiate, ha fatto capire che i vigneti chiedevano comportamenti diversi. “L'estata è stata per tutti noi motivo di forte preoccupazione – spiega l'enologo Giovanni Stival – e l'attenzione ai vigneti è sempre stata altissima. Con trattamenti frequenti e mirati, atti a prevenire l'insorgenza di malattie fungine, la marcescenza delle uve, i danni alle piante. Possiamo dire che, rispetto a quanto avvenuto in altre parti del Nord Italia, siamo soddisfatti dei risultati. Considerato poi che non abbiamo subito i danni delle grandinate, delle trombe d'aria che ci sono stati altrove. E già questo è motivo di profondo sollievo”.
Per quanto incredibile possa essere, in cantina questa strana stagione ha dato dei risultati insperati. “I profumi sono straordinari – sottolinea Giovanni Stival – se pure abbiamo perso un grado di alcolicità, nel contempo abbiamo guadagnato queste evidenti note olfattive. Certo abbiamo ancora bisogno di tempo, soprattutto per stabilizzare l'acidità e raggiungere l'equilibrio degustativo. Ma in cantina non bisogna mai avere fretta”.
Per quel che riguarda i vini bianchi, i profumi sono assai spiccati per Pinot Grigio, Prosecco e Chardonnay.
Le varietà a bacca rossa, essendo le ultime ad esser state vendemmiate, sono ora nelle prime fasi di lavorazione. In flessione le rese, come accaduto peraltro anche per le varietà a bacca bianca. Spiccano anche i rossi per i profumi. Corpo e struttura risultano minori rispetto ad altre annate. Valutazioni più dettagliate si potranno fare nei mesi a venire.